5G e il sistema immunitario

5g e il sistema immunitario

Si stanno sempre più diffondendo opinioni controverse rispetto alle onde elettromagnetiche del 5G ed il sistema immunitario, quindi ad una sua correlazione con la diffusione del Covid-19.

Opinioni autorevoli da entrambe le parti si sono opposte, chiedendosi quali siano gli effetti delle onde elettromagnetiche del 5g sul sistema immunitario favorendo la diffusione del Coronavirus nell’organismo.

Facciamo chiarezza sugli effetti del 5G sui tessuti umani in base ai più recenti studi, spiegandovi quali siano i parametri fondamentali e il significato di molte sigle che potete leggere o sentire a riguardo e che definiscono una trasmissione radio.

Trasmissione di informazioni

Per la trasmissione di informazioni occorre che vi sia un mezzo che propaghi l’informazione, un emettitore ed un ricevitore.

Ad esempio quando parliamo o ascoltiamo della musica: il mezzo è l’aria che si comprime o dilata in base all’emissione dei polmoni e modulata dalle corde vocali di colui che parla (emettitore). L’aria fa vibrare la membrana del timpano di colui che ascolta (ricevitore).

Oppure potremmo pensare anche ad un eco scandaglio come il sonar delle balene. In questo caso il mezzo è l’acqua, sempre compressa o dilatata in funzione dell’emissione fatta dalla cavita cranica dei mammiferi (emettitore). Successivamente le onde di ritorno dovute agli ostacoli trovati sono catturate (ricevitore).

Onde elettromagnetiche 5G

Quando parliamo di trasmissioni elettromagnetiche stiamo parlando sempre di onde che si propagano tramite un mezzo. In questo caso però non abbiamo una percezione diretta ed infatti alla fine dell’800 fu definito etere non riuscendo a trovarne concretezza. Comunque tale mezzo le medesime logiche di propagazione e concetti di ricevitore ed emettitore che abbiamo con la nostra voce.

Continuando il parallelo con la voce potremmo immaginare di modulare la voce con toni più alti e più bassi emettendo un suono stridulo in falsetto o profondo come un baritono. Tuttavia questo non influenzerebbe la potenza della voce che potrebbe diffondersi a maggior distanza solo urlando o essere appena percepibile bisbigliando.

Abbiamo quindi un primo parametro che è la modulazione della trasmissione ed un secondo che è la sua potenza.

Nel caso delle onde elettromagnetiche la modulazione della trasmissione è definita dalla sua frequenza e dalla sua lunghezza d’onda.

La potenza, invece, del segnale è il quantitativo di energia con cui esso si propaga, in un certo senso è la forza con cui quest’onda viene diffusa.

Tornando all’esempio della voce se parlo in modo stridulo avrò bisogno di mantenere una potenza di voce maggiore rispetto al caso di parlare con toni molto bassi affinché gli interlocutori mi sentano. Questo è del tutto analogo nelle trasmissioni elettromagnetiche.

Al fine che un onda radio si propaghi per lunghe distanze essa dovrà avere una frequenza bassa e quindi una lunghezza dell’onda molto grande.

Limiti di legge di potenza delle onde elettromagnetiche

Come anticipato, quindi, il parametro principale per capire se un’onda possa essere dannosa è la sua potenza più che la sua frequenza.

Per questo la legge norma questo fattore dando un limite che a livello Europeo è di 61 V/m, mentre in Italia è ancora più restrittivo con 6 V/m.

La normativa considera inoltre un altro legato alla potenza del segnale, tale parametro è il SAR, Tasso di Assorbimento Specifico.

Il SAR esprime in modo diretto l’effetto dell’interazione tra il campo elettromagnetico e i tessuti umani e in Italia, tale limite per gli apparati mobili è fissato in 2 W/Kg.

L’effetto che una fonte di campi elettromagnetico  sui tessuti è un riscaldamento di quest’ultimo. In base al livello soglia un Kg di tessuto umano non irrorato di sangue (quindi non di un essere vivente) impiegherebbe 40 minuti per inalzare la temperatura di 1° Celsius.

5G/4G/3G/2G etc…

Mobile phoneMa quali sono le differenze delle soglie raggiunte tra le varie tecnologie fino ad oggi usate per la mobilità?

Senza entrare nei meri tecnicismi e quali siano i vantaggi o svantaggi di ciascuna tecnologia, quello che si può osservare da numerosi test è che il livello di SAR è diminuito con l’evoluzione tecnologica. 

L’intento è quello di favorire la diminuzione dell’energia occorrente per il funzionamento della comunicazione e la miniaturizzazione delle antenne.

Questo per due importanti fattori:

1- Riduzione consumo delle batterie dei Device mobile sempre più impegnati in altre attività rispetto alla semplice comunicazione. Ai nostri cellulari chiediamo di avere durate delle batterie sempre maggiori 

2- Ottimizzazione dei costi della rete per gli operatori con la riduzione del costo dei trasmettitori per poter diffonderli in modo più capillare

Ovviamente il livello SAR non dipende solamente dalla tecnologia ma anche da come essa è implementata nel cellulare stesso. 

Sebbene il SAR specifico sia riportato nel manuale utente del cellulare potrebbe essere interessante verificarlo presso il sito ufficiale dell’organizzazione SAR.

Occorre infine considerare che il 5G utilizzerà nelle frequenze più elevate le medesime frequenze usate ad oggi per la trasmissione della TV digitale terrestre e quindi già ampiamente presenti attorno a noi. 

Diversi studi dimostrano che l’aumento della frequenza diminuisce la capacità dell’onda di andare a livelli profondi dei tessuti. Il derma superficialmente li assorbe.

Può essere interessante approfondire in questo studio effettuato dall’Arpa Piemonte.

Ma le onde elettromagnetiche del 5G danneggiano i tessuti umani ed in particolare il sistema immunitario?

Ad oggi gli studi non hanno portato definitive evidenze di impatti sulla salute direttamente dovuti alle onde elettromagnetiche. Nel 2011 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici ad alta frequenza come possibilmente cancerogeni (gruppo 2B) sulla base di studi indicanti un possibile nesso tra l’uso di telefoni cellulari o senza filo e l’insorgenza di tumori al cervello.

Non vi sono ancora studi ufficiali che riportino relazione tra il sistema immunitario, il Coronavirus e le onde elettromagnetiche che operano nelle frequenze del 5G. Numerosi team internazionali stanno lavorando per avere delle chiare evidenze per poter  confermare che i livelli di soglia (che si ricorda in Italia essere molto restrittivi) siano da considerarsi validi e sufficienti per la salvaguardia della popolazione.

In ogni caso il miglioramento delle tecnologie consente di avere una riduzione delle potenze e delle energie in gioco con una sempre miglior ottimizzazione.