Decreto rilancio – ex decreto aprile/maggio: la manovra da 55 miliardi

Il decreto rilancio (ex decreto aprile/maggio) nella sua bozza prevede 55 miliardi da distribuire nei diversi settori, vediamo quali agevolazioni prevede per i diversi settori lavorativi e produttivi italiani. Si andrà dalle agevolazioni per le badanti a quelle per le imprese, con ovviamente incentivazione negli investimenti sia pubblici che privati.
decreto rilancio

258 articoli per 55 miliardi di euro. Frutto di lunga mediazione, è pronto: confermato in nottata l’accordo raggiunto sull’ex decreto aprile/maggio ora decreto rilancio che vuole farsi carburante per affrontare la Fase 2 con numerosi incentivi e bonus.

Anche se al momento parliamo ancora e solo di bozze, il DL tenta un abbraccio globale del sistema.

440 pagine per dare ossigeno a:

  • salute e sicurezza (Titolo I),
  • sostegno alle imprese e all’economia (Titolo II),
  • misure in favore dei lavoratori (Titolo III),
  • disposizioni per disabilità e famiglia (Titolo IV),
  • enti territoriali e relativi debiti commerciali (Titolo V),
  • misure fiscali (Titolo VI),
  • disposizioni per la tutela del risparmio nel settore creditizio (Titolo VII),
  • misure di settore (Titolo VIII)
  • e le ulteriori disposizioni (Titolo IX).

Attendendone l’entrata in vigore con la versione ufficiale ed eventuale modifica, vediamo quali sono i punti più attesi del Decreto Rilancio.

  • REM, reddito di emergenza art. 87

Arriverà con la versione ufficiale del Decreto Rilancio il reddito di emergenza ed escluderà dai beneficiari, con tutta probabilità, coloro che percepiscono già una forma di supporto, reddito di cittadinanza compreso.

L’importo del REM sarà variabile e compreso tra i 400 e gli 800 euro in ragione del nucleo familiare, considerati quindi ISEE e numerosità.

Il contributo dovrebbe esser stato programmato per due mesi e sarà erogato a chi dispone di un reddito (familiare – ISEE) inferiore all’entità del contributo che, in base ai calcoli, dovrebbe altrimenti percepire, di un ISEE inferiore ai 15.000 euro e di un patrimonio mobiliare sotto ai 10.000 (soglia incrementabile di ½ per componente famiglia, escluso il primo, fino a 20.000 euro). 

  • Badanti, colf e baby sitter: i BONUS 

Lavoratori domestici badanti e colf, il requisito: almeno un contratto di lavoro di almeno dieci ore settimanali stipulato entro il 23 febbraio. 

L’entità del contributo sarà fissa ammontando a 500 euro e dovrebbe, come il REM, essere programmata per due mensilità. 

Menzione a parte per baby sitter: il bonus è destinato ai genitori di figli di massimo dodici anni, l’entità raddoppia rispetto al Cura Italia per raggiungere i 1.200 euro (2.000 per i genitori al servizio di sanità e forze dell’ordine). Il contributo è spendibile sia per pagare una baby sitter durante l’orario di lavoro dei genitori, sia per l’iscrizione ai centri estivi ed educativi e, probabilmente, cumulabile, con il diritto ad un congedo parentale retribuito al 50% programmato per 30 giorni, frazionabili e non. 

  • Decreto Rilancio: No al licenziamento 

Proroga del Cura Italia, boccata d’ossigeno per i lavoratori a rischio: divieto di licenziamento per giustificato motivo per altri 5 mesi e possibilità di revoca dei licenziamenti posti in essere tra il 23 febbraio e il 17 marzo (con obbligo CIG in deroga).

  • La CIG

Il Decreto Rilancio prevede anche la proroga del Cura Italia per la CIG: le settimane di cassa integrazione diventeranno 18. La fruibilità: 14 settimane per il periodo compreso entro il 23 febbraio e il 31 agosto più 4 settimane per i mesi di settembre e ottobre. 

  • Sconti imprese 

Le determinanti: taglio IRAP e BONUS. In sostegno all’impresa pare siano ormai certi il taglio IRAP prima rata al di sotto dei duecentocinquanta milioni di fatturato, i BONUS sull’energia elettrica che ne prevede, in bolletta, il taglio del costo fisso e sull’affitto sotto forma di credito di imposta fino al 60% per le imprese con fatturato entro i cinque milioni di euro (anche leasing e immobile concessi in destinazione allo svolgimento professionale). Menzione a parte per le strutture alberghiere: no soglia di fruibilità e no prima rata IMU per i proprietari-gestori (anche stabilimenti balneari).

  • Cosa prevede il Decreto Rilancio per i lavoratori autonomi, la P. Iva

Inps e casse private: BONUS 600 euro per il mese di aprile in base al criterio selettivo che ha dato forma al bonus marzo, BONUS incrementato a 1000 euro per il mese di maggio per contribuenti colpiti da una riduzione  di almeno il 33% del reddito nel secondo bimestre dell’anno in corso rispetto al medesimo bimestre dell’anno passato. 

  • TAX CREDIT: il BONUS vacanze nel Decreto Rilancio

Un supporto compreso tra i 150 e i 500 euro che si traduce in sostegno a famiglie e turismo, ma solo in ITALIA!

credito in favore dei nuclei familiari con un reddito ISEE non superiore a 35.000 euro per il pagamento dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive”

Fruibilità al 90% sulla spesa e al 10% in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. 

  • Trasporti: rimborso abbonamenti 

Sembra ormai certo il rimborso abbonamenti bus, metro e treno purché acquistati e non usufruiti entro il 10 marzo. 

  • ECOBONUS e SISMABONUS 110%

Sconto superiore alla spesa: Ecobonus e Sismabonus prometterebbero di mangiarsi l’Irpef per i lavori in atto dall’1 luglio ai successivi diciotto mesi.

Aspettiamo insieme ancora qualche ora per leggere il documento ufficiale, ragionare sulle modifiche, su tutti i supporti che saranno messi nero su bianco e sulle modalità di accesso. Andrà tutto bene?

 

Mariachiara D’Auria