Il ricorso al Giudice di Pace: Come contestare una multa:

ricorso al giudice di pace

Contro una sanzione amministrativa, cioè una multa, ingiusta è possibile fare ricorso al Giudice di Pace però entro il termine di 30 giorni dalla notifica.

Il ricorso al Prefetto

Abbiamo visto che le sanzioni amministrative per la violazione di norme del codice della strada possono essere contestate con ricorso al Prefetto ex art. 203 e ss. In questo caso, il ricorso deve essere presentato nel termine di 60 giorni dalla notifica del verbale al Prefetto del luogo in cui si assume commessa l’infrazione. Il ricorso è gratuito ma, a differenza di quello al Giudice di Pace, si dovrà sostenere solo il costo dell’eventuale raccomandata di spedizione.

Leggi l’articolo: sul ricorso al Prefetto per le sanzioni conseguenti alle violazioni del codice della strada.

Il ricorso al Giudice di Pace

In alternativa al Prefetto è anche possibile proporre ricorso al Giudice di Pace però nel termine perentorio di 30 giorni dalla notifica del verbale. Come già detto, la procedura non è gratuita poiché occorrerà provvedere al pagamento del contributo unificato e dell’imposta di bollo. Il primo varia in base al valore della sanzione contestata (dal minimo €43) mentre il bollo è pari a € 27 ma solo se il valore della domanda supera la soglia di € 1.033.

La legittimazione del ricorso al giudice di pace spetta alla persona destinataria della sanzione, se diversa dal proprietario del veicolo. Il ricorso deve contenere i dati del ricorrente e i motivi di contestazione del verbale. Considerati i tempi della giustizia, è opportuno anche proporre, nello stesso atto, istanza di sospensione. Questa richiesta deve essere fondata su una probabilità di accoglimento dei motivi ed un pericolo nell’attendere l’esito del giudizio.

Come si presenta 

L’atto deve essere presentato alla cancelleria dell’ufficio del giudice di pace del luogo ove l’infrazione è avvenuta. Le modalità sono fornite dalla cancelleria stessa, oppure tramite raccomandata A/R. Se non si è residenti nel territorio di competenza del giudice di pace adito, è comunque possibile eleggere un domicilio nella zona dove è stato presentato il ricorso. È anche possibile domiciliarsi presso la cancelleria giudiziaria, ma occorrerà tenersi costantemente informati sui fatti del procedimento recandosi nella stessa per visionare e acquisire i relativi atti.

Ricorso al Giudice di Pace on line

Un’altra modalità di compilazione e/o presentazione è quella del ricorso al giudice di pace on line. Ci si potrà collegare al sito del Giudice di Pace inserire i propri dati e quelli del verbale da contestare. Infine si otterrà un numero di protocollo web da stampare e portare, o inviare, alla cancelleria competente per l’iscrizione.

Come si svolge

Il rito in caso di ricorso al giudice di pace è quello per le cause di lavoro per cui occorrerà indicare tutte le prove in nostro possesso. Pensiamo ad eventuali testimonianze, documenti ecc.. Occorrerà comparire personalmente alla prima udienza ma in caso di inadempimento è comunque possibile delegare un altro soggetto. All’esito del procedimento l’impugnazione può essere accolta oppure rigettata. In caso di rigetto si può comunque tentare il ricorso in Tribunale. Se invece non si proseguirà in Tribunale e non si provvederà al pagamento è possibile che entro 5 anni venga notificata una cartella esattoriale. Ovviamente è possibile, se vi sono motivi, fare ricorso avverso la cartella esattoriale.

Leggi l’articolo: sul ricorso avverso la cartella esattoriale.

Modello di ricorso scaricabile.