Regime del margine: l’interpretazione è solo restrittiva

Il c.d. regime del margine trova la sua disciplina nell’art. 36 del D.L. n. 41 del 1995 (convertito dalla legge n. 85 del 1995) e negli artt. da 311 a 325 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006 (e non già dall’art. 26 bis della sesta direttiva 77/388/CEE del Consiglio del 17 maggio 1977) per le cessioni di beni d’occasione, di oggetti d’arte, da collezione o di antiquariato. Detto regime fiscale costituisce deve considerarsi speciale, facoltativo e derogatorio, in favore del contribuente, del sistema normale dell’IVA. Ne deriva che la sua disciplina va interpretata restrittivamente ed applicata in termini rigorosi, nei limiti di quanto necessario al raggiungimento dello scopo dell’istituto.

E’ quanto hanno affermato le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con sentenza n. 21105 del 12/09/2017.