Vuoi essere mio congiunto?

Spostamento visita congiunti

Il 26 aprile scorso il Governo ha emanato un altro decreto per la cosiddetta fase 2 con la quale si dovrebbe avviare la normale ripresa di tutti. Con riferimento agli spostamenti però non cambierà moltissimo dal prossimo 4 maggio. Il nuovo DPCM sostanzialmente proroga i divieti già esistenti, ma integra l’autorizzazione di spostamenti per fare visita ai congiunti. L’art. 1 afferma infatti alla lettera a) che “sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare i congiunti”. Ovviamente -prosegue l’art. 1- purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento sociale. Insomma, si alle visite dei congiunti ma uno per volta. La domanda però è: chi sono questi congiunti?

I congiunti nel codice civile

Nel codice civile esiste la categoria dei parenti e degli affini artt. 74-78. Senza troppo dilungarsi sulla questione i parenti sono coloro che discendono da uno stesso stipite. Quindi nessuna traccia dei congiunti menzionati dal decreto del 26 aprile scorso. Gli affini sono invece i parenti legati da vincolo di parentela al coniuge. Qualche esempio: madre, padre, figli, nonni sono tutti parenti mentre la zia della moglie è l’affine del marito e così via. Esistono poi i coniugi finché non si giunge al divorzio. Sappiamo infatti che con la separazione non si scioglie il matrimonio ma semplicemente cessano alcuni doveri coniugali. Nessuna traccia dunque degli ormai famosi congiunti. I parenti possono essere in linea retta se ascendenti o discendenti, altrimenti, in linea collaterale.

Il grado di parentela e affinità

“Il popolare cugino di primo grado” in realtà è un parente di quarto grado in linea collaterale. L’art. 76 del codice civile ci dice che la il grado di parentela in linea collaterale si calcola “salendo da uno dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre restando escluso lo stipite”.

Nella linea retta invece il grado si calcola di parente in parente sempre escluso lo stipite.

I congiunti nel codice penale

Spulciando il codice penale si può notare che il quarto comma dell’art. 307 ci fornisce una definizione dei prossimi congiunti. E quindi “agli effetti della legge penale, s’intendono per i prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti: nondimeno, nella denominazione di prossimi congiunti, non si comprendono gli affini, allorché sia morto il coniuge e non vi sia prole”.

La legge in generale

Oltre ai parenti, agli affini e ai prossimi congiunti esistono poi i conviventi di fatto o coloro che sono uniti civilmente. La fonte di quanto appena detto è la legge sulle unioni civili n.76/2016 che ha ampliato giuridicamente il modello famiglia. Anche in questo caso però non vi è traccia dei nuovi congiunti.

E quindi chi sono i congiunti? Puoi fare spostamenti per fargli visita?

La risposta alla domanda: è probabilmente tutte le categorie sopra menzionate. Prima di tutti possiamo annoverare tra i congiunti a cui sono consentiti gli spostamenti i coniugi. Quindi se marito e moglie si trovano nella sessa regione ma in città diverse, ad esempio per motivi lavorativi, potranno ricongiungersi. Identico discorso per chi è unito civilmente.

Anche i parenti dovrebbero ritenersi congiunti stante il vincolo giuridico ex art. 74 c.c.. Attenzione però perché la legge riconosce la parentela fino al 6° grado e non oltre. Pertanto oltre tale grado non dovrebbero essere autorizzati agli spostamenti per fare visita ai congiunti.

Da un punto di vista prettamente giuridico, gli affini non hanno alcun rapporto se non un legame, appunto, di affinità.

In conclusione per chi puoi fare spostamenti per fare visita?

Dobbiamo prima di tutto ricordarci che il decreto di limitazione degli spostamenti incide su libertà fondamentali tali da poter applicare solo un’interpretazione letterale. In altre parole se si fossero voluti escludere una determinata categoria di parenti, a parere di chi scrive, occorreva essere espliciti. Tuttavia (almeno da un punto di vista legale) si dovrebbero ritenere non autorizzati gli spostamenti per la visita ai congiunti nel caso di parenti oltre il 6° grado o di affini o di coloro che non hanno un rapporto giuridicamente riconosciuto. Ad ogni modo si attendono con ansia i chiarimenti che il Governo dovrà fornire.

di Avv. Alessandro Cassano L’Autore